Escursione sulla Terrazza delle Dolomiti – dal Sass Pordoi al Piz Boé
- Agosto 30, 2018
- by
- Maria Paola Salvanelli
Dei 4 giorni trascorsi in Val di Fassa abbiamo scelto quello apparentemente più soleggiato e sereno possibile per organizzare la salita alla cima più alta del Gruppo Sella, il Piz Boè (3.152 m), considerata una delle cime oltre i tremila metri più semplici da raggiungere senza essere particolarmente esperti di ferrate o scalate su roccia.
Da Canazei saliamo verso il Passo Pordoi fino alla funivia che conduce al Sass Pordoi (2.950 mt). Lasciamo l’auto nell’ampio e comodo parcheggio gratuito ai piedi dell’impianto. Facciamo un biglietto di sola andata, l’intenzione è infatti quella scendere a piedi lungo la forcella. Posso iniziare già da ora a chiedere venia alle mie ginocchia.
Non sono molto amante degli impianti di risalita, preferisco guadagnarmi la mia cima a piedi ma in questo caso non avrebbe avuto molto senso arrivare morti prima ancora di iniziare l’escursione.
Grazie alla salita in funivia si evita un dislivello di ben 700 metri, riducendo così a soli 250 metri il dislivello che conduce fino alla Cima del Piz Boè. Certo è, stando al nostro programma, che i 700 metri di dislivello ce li dovremo subire in discesa.
Un consiglio pero ve lo posso dare (anzi due), cercate di salire sulla prima corsa della giornata, la funivia apre alle 9,00.
Inoltre, in escursioni di questo tipo ritengo fondamentale avere con sé un power bank, in modo che i vostri dispositivi non rimangano, a sorpresa, senza batteria. Gli smartphones di ultima generazione sfornano foto impeccabili ma la durata delle batterie è imbarazzante. E se come me avete il click facile, potreste ritrovarvi nemmeno a metà della giornata senza più possibilità di scattare. Sarebbe un vero peccato. Al link sopra trovate una selezione dei migliori power bank disponibili sul mercato, testati da chi davvero se ne intente.
Arrivati al Rifugio Maria, dove ha inizio l’escursione vera e propria, avrete tutto il tempo di assaporare il panorama con le poche persone che la capacità della funivia riesce a trasportare in un giro. Per la precisione 50!
Quella al Piz Boè è un’escursione gettonatissima, prima partite più potrete gustarvela in tutta tranquillità.
La giornata è splendida anche se in vetta tira un forte vento ma il panorama è da capogiro.
Dalla terrazza panoramica del Rifugio Maria scendiamo verso una croce per ammirare la meravigliosa visuale sul Sassolungo e Sassopiatto, dove eravamo qualche giorno fa. Qui il LINK dell’escursione.
Dal Rifugio Maria, attraverso il comodo sentiero 627 scendiamo verso la Forcella Pordoi ( 2.848 mt ), dove è presente anche il piccolo Rifugio Forcella Pordoi. Da qui parte il sentiero che, al nostro ritorno, ci porterà a valle ma per ora rimaniamo concentrati sulla meta che scorgiamo in lontananza: il Piz Boè.
Dal Rifugio Maria alla Forcella Pordoi si impiegano in tempi normali 15 minuti, sempre se non vi fermate come me ogni 2 minuti a scattare una foto ma questo paesaggio lunare mi ha completamente stregato. Trovandoci ad un’altitudine superiore ai 2.800 metri la vegetazione è completamente assente e fatta eccezione per qualche fiorellino coraggioso che fa capolino tra rocce sembra proprio di essere sulla luna.
Il sentiero che dobbiamo percorrere (sempre nr. 627) è ben visibile davanti a noi, dalla forcella si srotola come un nastro d’argento fino a perdersi su un altopiano lunare. È praticamente tutto pianeggiante e l’unico vero sforzo richiesto è cercare di non fermarsi in continuo per fare foto.
Alcuni passaggi un po’ più esposti sono attrezzati da corde metalliche che facilitano il transito ma nulla di difficile.
Seguendo il sentiero nr. 627 raggiungiamo il Rifugio Boè, purtroppo deturpato dalla presenza di alcune gru. Il vento gelido che ci ha dato il benvenuto sembra essersi placato, prima di affrontare la salita sulla cima del Piz Boè conviene togliere qualche strato e incremarsi ben bene con la protezione solare. A queste altitudini il sole non perdona.
Nel frattempo il numero di turisti presenti in zona è quadruplicato. Il vantaggio guadagnato con la prima corsa della funivia è stato irrimediabilmente perso ad ogni clic della macchina fotografica ma sarebbe stato un sacrilegio non documentare tanta bellezza.
Imbocchiamo ora il sentiero nr. 638 che conduce fino alla cima. Alcuni tratti sono attrezzati da corde e gradini metallici, altri percorribili solo in salita, per evitare che la discesa di altri escursionisti (che sono davvero tanti) non ostruisca il passaggio o lo renda addirittura pericoloso. In alcuni punti la scivolosità del terreno invita ad aggrapparsi alle rocce ma ripeto, non c’è niente di difficile, bisogna solo rimanere ben concentrati e presenti.
Mano a mano che saliamo la visuale si fa sempre più spettacolare, non vedo l’ora di essere in vetta per assaporarlo con la dovuta calma.
Sulla cima, nei pochi metri quadrati a disposizione è presente un grosso ripetitore, una croce metallica con una madonnina e un piccolo rifugio in legno, la Capanna Fassa, dove facciamo una sosta per mangiare qualcosa. La scelta ricade su un grande classico trentino: patate, uova e speck accompagnate da una birra fresca. Come evidenzia il menù le materie prime fresche come frutta e verdura sono portate quotidianamente al rifugio a spalla! Dubito che dopo una scarpinata del genere possa avanzare qualcosa nel piatto, ma avete ora un motivo in più per non avanzare nemmeno una briciola.
Prima di ripartire diamo un ultimo sguardo a 360 gradi alle Dolomiti di Fassa e Gardena attorno a noi: Fanes, Marmolata, Sassolungo, Odle. Indimenticabile!
Per la discesa seguiamo il sempre il sentiero nr. 638 ma dalla parte opposta a dove siamo saliti, compiendo cosi una sorta di anello. Anche su questo versante bisogna prestare la massima attenzione, in certi tratti è abbastanza ripido e scivoloso e troviamo ancora funi e scalini metallici che agevolano la discesa, ma la difficoltà più grossa è farsi strada tra gli escursionisti che sbucano da tutti le direzioni.
Per la discesa impiegherete circa mezz’ora.
La bellissima giornata di sole ha lasciato il posto a nuvoloni e vento freddo. Se vogliamo scendere a piedi dalla forcella meglio accelerare il passo. Riprendiamo il sentiero nr 627 e lo percorriamo a ritroso fino al Rifugio Forcella.
Inizia ora il tratto di impegnativo di questa escursione. In genere non amo l’uso dei bastoncini ma per questa discesa li reputo indispensabili, al fine di sovraccaricare il meno possibile le articolazioni.
Osservo la tecnica di alcuni ragazzi che scendono saltellando senza la minima fatica apparente, provo ad imitarli e per poco non ruzzolo direttamente a valle. Meglio andare piano e non azzardare esperimenti contro producenti.
Arriviamo al Passo Pordoi, giusto in tempo prima del temporale, anche se alla fine saranno solo poche gocce che lasciano presto di nuovo spazio al sole.
Ovviamente era possibile fare comodamente ritorno al Passo Pordoi tramite funivia, ma noi volevamo fare il pieno di adrenalina. Valutate bene il da farsi in base alle vostre condizioni fisiche e livello di allenamento.
Mi avevano detto che questa escursione era imperdibile e avevano ragione. Era la prima volta che salivo sul Piz Boè e non avrei mai pensato che un paesaggio cosi lunare potesse stregarmi a tal punto. Continuo a scorrere malinconica le foto e non posso che sperare di tornarci presto.
Se volete intraprendere questa escursione, informatevi bene sulle condizioni meteo, in caso di maltempo o pioggia oltre a non poter assaporare la bellezza del panorama rischia di diventare molto pericoloso.
21 Comments
Daniele
26th Ago 2019 - 2:06Ciao è possibile affrontare la camminata con il cane nonostante le ferrate??
Maria Paola Salvanelli
26th Ago 2019 - 21:55Ciao Daniele, dal Rifugio Maria al Rifugio Boe direi che è fattibile ma devi verificare il regolamento della funivia e accertarti che il cane possa salire. Il tratto che dal Rifugio Boe sale alla Capanna Fassa invece, per via della ferrata, non mi sento di consigliartelo. Allo stesso modo, la discesa attraverso la Forcella lo vedo complicato con il cane, dovresti rientrare per lo stesso sentiero dell’andata e poi scendere nuovamente in funivia. Non mi sembra di avere visto cani lungo il percorso ma per sicurezza potresti telefonare al Rifugio Maria e chiedere direttamente a loro. Non vorrei farti sbagliare.
Roberto Naldi
8th Nov 2019 - 11:43Maria Paola, fossero così tutte le recensioni! Grazie per la spiegazione molto semplice della escursione. Eravamo al Sass Pordoi la settimana scorsa ma il tempo inclemente e la neve fresca come facilmente prevedibile, non ci hanno dato la possibilità di fare i sentieri.
Ci proveremo sicuramente anche grazie alle tue immagini che hanno convinto del tutto mia Mogie!
Roberto
Maria Paola Salvanelli
8th Nov 2019 - 13:02ciao Roberto, grazie a te per essere passato sul mio blog. Cerco sempre di fornire tutte le informazioni che io stessa vorrei leggere quando mi appresto ad organizzare una gita o un viaggio e quando mi dicono che le mie foto o spiegazioni hanno motivato anche gli animi più dubbiosi so di aver fatto un buon lavoro. Spesso si rinuncia a delle perle solo per timore. Con la montagna non si scherza ma certe escursioni sono alla portata di quasi tutti, più di quanto non si creda. Vi auguro di poter tornare anche con la bella stagione.
Buona giornata
Maria Paola
Marta
18th Giu 2020 - 9:33Ciao,
Che meraviglia questi posti!
Stiamo progettando le vacanze di quest’estate e le escursioni da fare. Con il mio ragazzo non abbiamo mai fatto delle ferrate ma solo tante passeggiate impegnative.
Ci consigli comunque questa camminata? A tuo parere è necessaria dell’attrezzatura da ferrata?
Grazie!
Maria Paola Salvanelli
18th Giu 2020 - 22:48ciao Marta, no non è necessaria attrezzatura particolare. Sicuramente è un’escursione più impegnativa di altre ma fattibile per chi non ha mai fatto ferrate. Ti confesso che nemmeno io ho mai fatto ferrate e se siete allenati e buoni camminatori non avrete difficoltà. Unica accortezza, scegliete una giornata soleggiata in cui il meteo sia stabile o vi perdereste un panorama strepitoso!
Viviana
14th Lug 2020 - 14:57Ciao. meraviglioso il tuo racconto.
Sono stata più di 15 anni fa alla Capanna Fassa, scendendo poi a piedi per la Val Setus. Quest’anno sarò di nuovo da quelle parti, ma le mie gambe diciamo che sono invecchiate.
Secondo te è fattibile dall’arrivo della funivia Sass Pordoi al rifugio Boé … lasciando perdere la Capanna Fassa che al limite faranno marito e figlio … per chi come me ha le ginocchia fragili? Quanto tempo di cammino? Poi ovviamente tornerei in funivia. Grazie.
Maria Paola Salvanelli
14th Lug 2020 - 16:01ciao Viviana, sono felice che il mio racconto ti abbia ispirato un ritorno. Salendo con la funivia, il sentiero per raggiungere il rifugio Boè non presenta particolari difficoltà, calcola un’oretta a passo tranquillo. Se hai problemi alle ginocchia assicurati di avere sempre con te i bastoncini, aiutano molto a bilanciare e scaricare il peso e le ginocchia ringraziano. Buona escursione!
Elisa
14th Lug 2020 - 22:27Grazie per la descrizione della tua escursione… bellissima! Secondo te, è possibile fare l’escursione completa con un bambino di 8 anni abituato a camminare? Quanto dura all’incirca il percorso ad anello? Grazie
Maria Paola Salvanelli
15th Lug 2020 - 10:42ciao Elisa, il sentiero non presenta particolari difficoltà se non qualche punto più esposto e attrezzato con scalette e corde ma nulla di difficoltoso. Se il bambino ha esperienza di camminate in montagne non dovrebbe avere difficoltà. Se non ricordo male l’anello completo, intendo arrivo funivia- rifugio Boè – Capanna Fassa e ritorno alla funivia, preso con calma porta via circa 4 ore. Dipende se poi volete scendere senza funivia, passando per la forcella. In tal caso aggiungi un’altra oretta abbondante. Magari con il bimbo è meglio scendere con la funivia. Non è pericoloso ma parecchio ripido e scivoloso. Buona escursione!
viviana
28th Lug 2020 - 22:00Ciao! Bellissima spiegazione..
Lunedì prossimo sarò ad Arabba per una settimana di ferie e questa escursione è la prima della mia lista!
Volevo però chiederti se è fattibile anche senza utilizzare la funivia all’andata, quanto tempo ci si impiega a salire a piedi?
Grazie,
Viviana
Maria Paola Salvanelli
29th Lug 2020 - 22:19ciao Viviana, mi fa piacere che la mia spiegazione ti sia stata utile! salire a piedi dovrebbe impiegarti 1 ora e mezza abbondante, è una salita abbastanza impegnativa ma se sei allenata fattibile. Buona escursione e buone ferie!
Valentina
1st Ago 2020 - 17:50Ciao, recensione toppissima! È fattibile per chi soffre di vertigini o i pezzi esposti sono da paura😬grazie mille
Maria Paola Salvanelli
1st Ago 2020 - 23:26ciao Valentina, dipende se soffri molto o è una cosa lieve. Personalmente tendo a soffrire un pò sui crinali, vedendo vuoto su entrambi i lati. I pezzi esposti che incontri sul Piz Boè non mi hanno dato problemi, hai sempre una parete o un cavo metallico a cui tenerti. Non dovresti avere problemi 😉
Patrizia Zanatto
6th Lug 2021 - 11:56Ciao
..Non ho capito quanto tempo ci si impiega a fare il giro prendendo il biglietto sia fi andata che ritorno…
Grazie mille
Maria Paola Salvanelli
7th Lug 2021 - 15:37ciao Patrizia,
il sentiero non presenta particolari difficoltà se non qualche punto più esposto e attrezzato con scalette e corde ma nulla di difficoltoso. Se non ricordo male l’anello completo, intendo arrivo funivia- rifugio Boè – Capanna Fassa e ritorno alla funivia, preso con calma porta via circa 4 ore. Buona escursione.
Nicola
12th Ago 2021 - 23:09Non è necessario avere attrezzature particolari giusto? Nel senso abbigliamento da trekking e bastoncini sono sufficienti? Grazie
Maria Paola Salvanelli
13th Ago 2021 - 9:50ciao Nicola, esatto, abbigliamento da trekking, bastoncini e cosa più importante dei buoni scarponcini con suola in vibram. Buona escursione!
Eleonora
28th Apr 2022 - 11:43Ciao! Come si raggiungere il rifugio BOE’? Com’è quel tragitto? abbiamo ragazzi di 15 e 9 anni. Grazi per una risposta.
Maria Paola Salvanelli
28th Apr 2022 - 17:07Ciao Eleonora, l’itinerario è ben descritto nel post.
Se i vostri ragazzi sono abituati a camminare in montagna non credo avranno difficoltà.
Un saluto e buona montagna!
Roberto
13th Set 2022 - 12:01Andate al mare 🙂