Sembra strano essere in Africa e trovarsi in mezzo ad un tipico paesaggio montano con foreste di pini “artificiali”; la loro crescita, rimboschimento e abbattimento è infatti controllata per la produzione del legname. Stiamo percorrendo la Panoramic Route, imperdibile se vi trovate nella zona perché prima di arrivare al famoso Blyde River Canyon ci sono vari punti panoramici con cascate e corsi d’acqua che meritano una sosta: Mac Mac Falls, The Pinnacle, God’s Window, per citarne alcuni.
Sono tutti a pagamento quindi è meglio avere dei tagli piccoli, ogni ingresso sono 10 rand. Più caro l’ingresso alle Bourkes Luck Potholes ma imperdibile! Qui il potere dell’acqua ha scavato e modellato nei secoli una serie intricata di conformazioni rocciose, profonde gole e piscine naturali su diversi livelli che si possono osservare da passerelle e ponticelli di legno. Queste sculture naturali, grazie alla stratificazione dell’arenaria hanno tonalità che variano dall’ ambra al tortora, dall’ocra al marrone e a seconda del livello dell’acqua e dell’ora del giorno il paesaggio cambia costantemente sfumatura.
La Panoramic Ruote prosegue verso la vera attrattiva della zona, il Blyde River Canyon, un impressionante spaccatura nella roccia che dà vita a questo tortuoso canyon al cui, il famoso Gran Canyon americano, anche se più maestoso non ha nulla da invidiare. Nel canyon si snoda tortuoso il Blyde Canyon River sormontato dai suoi caratteristici tre pinnacoli.
Dopo il Blyde River Canyon la strada che porta al Kruger (per noi la Riserva Karongwe) è’ un attesa trepidante verso il momento clou del viaggio. La strada non offre più luoghi di grande interesse se non il passaggio attraverso il tunnel J.G. Strijdom scavato interamente a mano dai minatori.
Chi transita sulla Panoramic Route non può non fare una sosta a Graskotp per provare i famosi e squisiti pancakes dolci e salati di Harris, buoni a tutte le ore!