GTE Nord – Quarta Tappa – da Poggio a Patresi
- Settembre 13, 2024
- by
- Maria Paola Salvanelli
Impiego circa 1 h per raggiungere nuovamente il bivio con la GTE Nord salendo da Poggio per il sentiero 105.
Giro a destra e mi auguro di trovare un lungo tratto in piano come indicato sulla guida.
Non sono in forma, la pioggia e il forte vento di ieri mi hanno messo K.O. Volevo quasi abbandonare tutto e prendere un bus ma alla fine ha prevalso la voglia di concludere questo itinerario così come l’ho iniziato. A piedi.
In base alla cartellonistica servono 7 h e 20 minuti per raggiungere Patresi. Auguri.
Si apre una bella visuale su Marciana, Marciana Marina e Poggio. Sto camminando esattamente alla base del Monte Capanne.
Incontro e passo letteralmente sotto la cabinovia che da Marciana porta sul Capanne. Mi fa un po’ impressione, non credo che avrei sarei molto a mio agio su quei cestelli gialli.
Nel mentre dal mare vedo arrivare una nube nera come la pece, a breve si scatenerà l’inferno. Cerco riparo invano. Pioggia, grandine, tuoni…la pioggia è caduta con una tale intensità che il sentiero si trasforma in tempo zero in una specie di torrente. Inutile dire che nonostante l’abbigliamento tecnico mi sono bagnata dalla testa ai piedi. Non so se e come arriverò a sera.
Dopo circa un’ora dalla biforcazione di questa mattina, incontro il sentiero 101 che sale da Marciana; Per un attimo ho avuto l’impulso di arrendermi, e scendere alla ricerca del famoso bus ma ci credo talmente tanto in questa avventura che non voglio demordere. E poi questa doccia epocale per cosa? L’inferno sembra passato e il cielo si sta rischiarando.
Questo che sale da Marciana potrebbe essere una valida variante per immettersi nel tracciato del GTE Nord per quelle persone che non hanno trovato da dormire a Poggio e sono scese a Marciana/Marciana Marina. Poggio è molto grazioso ma la capacità recettiva limitata.
Procedo e mi accingo a salire sul Monte Tavola (928 m). Fino ad ora ho camminato alle pendici del Monte Capanne, che ora svetta alla mia sinistra.
Dalla vetta del Tavola si gode di una bellissima vista su Poggio, Marciana e Marciana Marina da una prospettiva opposta a quella a cui mi ero abituata. Il sole è durato poco, si è alzato un forte vento gelido. Se quella di ieri era stata una tappa dura, quella di oggi è una sorta di girone dantesco. Ci sto provando ma ammetto che oggi è durissima, in più ho ancora i piedi zuppi.
Raggiunto il Tavola mancano ancora 5 h di cammino a Patresi.
La discesa dal Tavola è molto suggestiva, il panorama cambia totalmente, passo in mezzo ad enormi cespugli e rocce dalla forma strana. Alcune ricordano la sagoma di elefantini. È un pò come essere in un safari fotografico. La mia fantasia qui è incontenibile.
Trovo delle lamiere ed una croce in memoria di un incidente aereo della Itavia che nel 1960 costò la vita a 11 persone.
Procedendo in discesa, raggiungo una sorta di promontorio panoramico, località La Terra. tengo la destra.
Ci sono ancora diversi punti in cui, a distanza di 2 ore dal temporale, si conservano cumuli di grandine. Questo la dice lunga sulla quantità che ne è venuta e di quanto la temperatura sia drasticamente scesa.
Da località La Terra fino a Serraventosa il sentiero prosegue con dolci sali scendi tra roccette, cespugli, pini e felci, tante felci.
Questa 4 tappa è come l’aspettavo, selvaggia, super verde e molto suggestiva. Sono contenta di non essermi arresa.
Raggiungo località Il Troppolo (690 mt). Patresi ancora 3 h. Serraventosa 1 h e 30 m.
Il sentiero procede ora in leggere discesa. Da La Terra ho guadagnato 100 mt di quota, ora scendo nuovamente. Attraverso un bosco ricco di felci e muschio. Continuo a trovare residui di grandine.
Località Bollero (556 mt). Per Patresi ancora 2 h. Procedo diritto.
Raggiungo Serraventosa (620 mt). Ci sono resti di caprili, che ho scoperto essere recinti irregolari dove venivano raccolte le capre per la mungitura. È una bellissima zona, un anfiteatro pianeggiante con tavoli da pic nic. Nel mentre ha ripreso a piovigginare e come suggerisce il nome, tira un forte vento.
Dopo lo spiazzo di Terraventosa il sentiero si inabissa negli inferi. C’è un bosco dove gli alberi hanno il tronco e i rami quasi neri. Sicuramente colpa della pioggia che continua a scendere ma l’effetto è quello di essere entrata in un girone dantesco (il secondo della giornata), in netto contrasto con il verde brillante della vegetazione che ha accompagnato i miei passi fino a questo punto.
Uscita dal bosco fitto e buio, sotto di me inizia a delinearsi Patresi, con il suo faro. Ce l’ho fatta!
GTE Nord terminata nonostante i dubbi e le perplessità che hanno caratterizzato questo inizio di giornata.
La soddisfazione c’è ed è tanta anche se penso la riuscirò ad assaporare meglio una volta che avrò fatto una bella doccia calda e mi sarò ritemprata.
Riassumendo
- Partenza: Poggio
- Arrivo: Patresi
- Lunghezza: circa 16 km
- Dislivello: quota massima 928 metri
- Tempo medio di percorrenza: 7 h e 30 minuti
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