Vallone di San Grato, anello per Piccoli Laghi & Colle Dondeuil
- Agosto 03, 2024
- by
- Maria Paola Salvanelli
Quello di oggi è stato un giro bellissimo, vario ed elettrizzante tuttavia, ammetto, impegnativo.
Il fil rouge è stato l’entusiasmo che in genere sono soliti regalare gli itinerari mai percorsi prima, accompagnato dall’emozione della scoperta e di quella voglia di andare oltre, oltre la curva, oltre il colletto e vedere cosa si cela.
Recentemente ho letto una frase in cui mi ritrovo appieno
“Da qualche parte, tra l’inizio della salita e la vetta, c’è la risposta al mistero del perché scaliamo” (Greg Child)
Un itinerario che è stato una scoperta ma anche una sorpresa, non avrei mai immaginato di trovare un angolo così fiabesco al cospetto dei laghi, protagonisti di questa giornata.
Parte di questo itinerario lo avevo già percorso ma il repentino cambio del meteo mi aveva impedito di completare il giro ad anello che sto per raccontarvi. Questo invece il link alla precedente escursione.
Raggiungiamo la piccola località di Issime, nella Valle di Gressoney, superiamo l’Hotel – Bar La Posta e giriamo a sinistra seguendo le indicazioni per Grand Champ. La strada tortuosa con curve strette e a gomito ci fa guadagnare velocemente quota, portandoci fin dove termina la strada asfaltata, verso l’imbocco del sentiero.
La volta precedente da Issime me l’ero fatta tutta a piedi e vi assicuro che non era stata per niente un’idea brillante.
Lasciamo l’auto in un piccolo slargo sulla sinistra, la cui capacità è per 3-4 auto, non di più. Abbiate quindi l’accortezza di arrivare la mattina presto.
Al termine della strada asfaltata troviamo una sbarra con divieto di accesso. Possono proseguire in auto solo i mezzi autorizzati. Questo è l’inizio ufficiale del sentiero.
Subito dopo la prima curva, intercettiamo un sentiero sulla sinistra, è quello che sale da Issime, attraversa la sterrata e prosegue sulla destra. Troviamo una scala in pietra. Per ora proseguiamo diritto, per il ritorno utilizzeremo invece il sentiero che ora stacca alla nostra destra e da San Grato scende nel bosco.
Percorriamo la lunga strada sterrata che sale con ampi tornanti e porta a San Grato, con l’omonima chiesetta e le prime testimonianze degli insediamenti Walser.
Da San Grato seguiamo il segnavia 1 per il Colle Dondeuil (2.344 m)
Il sentiero continua a salire ma in maniera più graduale.
Incontriamo i caratteristici insediamenti Walser, utilizzati ora come alpeggi. Bisogna stare bene attenti a dove si mettono i piedi, la presenza delle mucche è infatti ampiamente attestata non solo dai suoni dei loro campanacci 😊
Superate le ultime case si entra in un bel bosco, la cui ombra in una giornata calda come quella di oggi è un vero toccasana.
All’uscita del bosco troviamo un grazioso ponticello in legno. Ora ci attende una salita a dir poco infima. Il sentiero sale molto ripido e il caldo non aiuta ma con calma e senza perderci d’animo risaliamo tutto il Vallone di San Grato fino al pianoro di Munes dove si trova la chiesetta della Madonna delle Nevi (2.022m).
Qui è presente un altro alpeggio dove conto più di cinquanta mucche. Il nostro arrivo, cadenzato dal tintinnio dei loro campanacci, è stato molto suggestivo. Vedere le persone al lavoro in queste malghe ad alta quota stuzzica la mia curiosità e fantasia; mi chiedo come sia il lavoro in alpeggio, i lavori antichi portati avanti con passione e tenacia, suscitano in me grande interesse, oltre a riportarmi con la mente agli usi e tradizioni di un passato che a livello temporale non è nemmeno troppo lontano ma se pensiamo a come sono cambiate le abitudini di vita anche solo negli ultimi 50 anni, sembrano trascorsi secoli.
Dall’alpeggio di Munes giriamo a sinistra e proseguiamo per i Piccoli Laghi (2.270 mt), metà principale della escursione odierna. Sono necessari ancora 45 minuti di cammino.
Anche questo ultimo pezzo di sentiero è caratterizzato da salite sfidanti, intervallato a tratti più pianeggianti. Dopo una prima salita si raggiunge un pianoro, ricoperto ad una vegetazione lussureggiante. Tenuto conto della conformità del terreno, per un attimo abbiamo sperato che i laghi si trovassero proprio qui ma si è trattato di una speranza vana. Dobbiamo proseguire oltre.
Raggiungiamo e superiamo l’alpeggio ormai abbandonato di Seuche (2.269 m).
Da Seuche ancora pochi passi e troviamo un ometto in pietra.
La vista si apre e finalmente scorgiamo i Piccoli Laghi di cui avevamo quasi iniziato a dubitare l’esistenza. Alla loro vista ci scappa un grido di stupore, è inevitabile. L’entusiasmo è alle stelle, forse un pò meno quello delle persone che si stanno già rilassando lungo le sponde del lago principale e assaporando la pace e silenzio del luogo.
Lo scenario che si apre davanti ai nostri sguardi increduli è talmente inaspettato e ameno da essere quasi commovente.
Per tutta la salita, nonostante la fatica, siamo stati animati dalla possibilità di buttarci in acqua per un bagno rinfrescante ma appena arrivati un grosso e spesso nuvolone ha boicottato i nostri piani iniziali.
Ugualmente ritemprati da una breve pausa, decidiamo di proseguire verso il Colle Dondeuil (2.344 m). Segnavia 1A. Segnalo che da dall’ometto in pietra, il segnavia indicava 30 minuti. In realtà il lungo traverso che conduce al Colle Dondeuil è quello più impegnativo e tecnico dell’intera escursione. È infatti segnalato con EE e scordatevi di poterlo coprire in soli 30 minuti. Forse volando.
Nonostante questo, è semplicemente spettacolare. Superati i Laghi e guadagnata maggiore quota, la vista che si apre è pazzesca. Giudicate voi dalle foto, qualsiasi descrizione passi per la mia mente mi sembra sminuire la spettacolarità del panorama.
Attraversiamo diverse pietraie, nulla di difficile, ma se non vi piace questo genere di terreno, evitate. Io le ho sempre trovate piuttosto divertenti, tuttavia bisogna prestare attenzione.
Il pezzo più complicato, e del tutto inaspettato, lo troviamo a quota 2.396 m, alla massima elevazione dell’escursione. Qui ci troviamo a dover scendere per un ripido canalino che visto dall’alto ha un aspetto davvero verticale. È il tratto EE di questo tratto di escursione.
Sembrava impossibile poter scendere da questa verticalità ma come spesso accade la vista inganna.
Ci prendiamo un attimo per studiarlo e poi, con calma, un pezzetto alla volta, ce lo lasciamo alle spalle. In realtà non presenta pericoli oggettivi, soprattutto se il terreno è bello asciutto come oggi.
Eccolo ripreso dal basso.
Ci attende ora l’ultima pietraia fino al Colle Dondeuil che funge da spartiacque tra la Valle di Gressoney e la Valle d’Ayas (sulla dorsale tra la Torchè e il Corno del Lago).
Da qui la vista è meravigliosa. In realtà non è necessario arrivare fino al Colle, il sentiero che dobbiamo percorre per chiudere l’anello è più in basso ma una volta qui, vale la pena percorrere qualche metro in più per affacciarsi a questa finestra naturale.
Scendiamo ora dal versante del vallone opposto a quello che abbiamo utilizzato a salire.
Raggiungiamo nuovamente la chiesetta della Madonna delle Nevi e percorriamo a ritroso il sentiero utilizzato questa mattina a salire fino a raggiungere nuovamente la chiesetta di San Grato, che avvolta nella luce del tardo pomeriggio, risalta maggiormente rispetto a questa mattina.
Scartiamo l’idea di utilizzare la poderale della mattina e imbocchiamo il sentiero 1 che scende a lato della chiesa; è più diretto e scendendo per il bosco ci permette di ammirare altri insediamenti Walser, tra cui: Holscher, Ekku, Hantschecku. In meno di mezz’ora siamo all’auto.
Quello appena descritto è un itinerario lungo, impegnativo e gratificante come pochi altri.
Super consigliato a tutti fino ai Piccoli Laghi. A vostra discrezione, in base a voglia, tempra e allenamento, se completare l’anello o rientrare per lo stesso sentiero utilizzato per raggiungere i laghi.
Consiglio l’anello solo a chi ha dimestichezza con pietraie e sentieri di montagna più tecnici. Il tratto che dai laghi porta al Colle Dodeuil ricordo è classificato come EE ma super suggestivo. Oltre ai laghi, infatti, le indicazioni diventano meno chiare, si trovano frecce gialle e ometti in pietra ma è anche facile perdere la direzione da tenere.
TABELLA RIASSUNTIVA
- Partenza: Issime, strada per San Grato 1.433 m
- Tappa Intermedia: Piccoli Laghi 2.270 m
- Massima esposizione del sentiero: 2.396 m
- Arrivo: Colle Dondeuil 2.344 m
- Dislivello complessivo in positivo: 963 m
- Totale Km: 20