VALLE D’AOSTA – Escursione ad anello ai Laghi Palasinaz e Corno Bussola
- Luglio 16, 2020
- by
- Maria Paola Salvanelli
Questa escursione tocca un angolo della Val d’Ayas estremamente suggestivo. In verità è difficile fare una graduatoria, la Val d’Ayas è tutta spettacolare ma questi laghetti di origine glaciale hanno un fascino incontestabile. Noti come Laghi Palasinaz, sono 5 laghetti alpini di forma, dimensioni e colori diversi, dove i più coraggiosi potranno osare un pediluvio rinfrescante.
Dal paese di Brusson si sale con numerosi tornanti fino a Estoul (1800 mt). Al bivio di San Grato si gira a sinistra, tenendo la strada principale. Superata la seggiovia che rimane sulla vostra destra, si prosegue per la statale. Dopo circa 500 metri vedrete un piccolo parcheggio sulla destra e dopo 100 metri uno più grande sulla vostra sinistra. Ci tengo a fare queste precisazioni perché in rete avevo letto che l’escursione parte da Estoul ma per me non è stato immediato capire dove fosse l’imbocco del sentiero che, appunto, è dal parcheggio come indica il cartello con i differenti itinerari escursionistici. Laghi Estoul & Rifugio Arp, tempo stimato 2 ore.
In realtà non sono diretta al Rifugio Arp ma la direzione è quella corretta e nel primo tratto sono le uniche indicazioni che trovo. Imbocco un’ampia poderale che dopo poco si immette nel bosco di conifere. Salgo costeggiando quelle che in inverno sono le piste da sci di Estoul.
Uscendo dal bosco mi trovo ad un bivio. Il sentiero di destra conduce a Punta Valera, quello di sinistra porta ai laghi. Torno a camminare su un’ampia mulattiera che sale dolcemente tra mucche, pascoli e alpeggi. Ben visibile da qui l’abitato di Brusson. Il panorama è molto rilassante, complice una giornata di sole pieno e una brezzolina fresca che non fa sudare.
Arrivo ad un nuovo bivio. Non è indicato ma proseguendo sulla destra è possibile raggiungere il piccolo Lago Literan, io tengo la sinistra. Anche se ho trascurato questa deviazione, posso garantirvi che successivamente, salendo di quota, il lago Literan è ben visibile. A vostra discrezione se allungare o meno l’itinerario.
Sono totalmente assorta dal paesaggio che mi circonda, un verde intenso da cui mi sento avvolta come fosse una soffice coperta di velluto; rivoli e ruscelli ovunque si posa lo sguardo, le cui acque rendono la passeggiata molto rilassante.
Con ampie serpentine la strada continua a salire fino all’ennesimo bivio. Entrambe le direzioni conducono al Rifugio Arp. Quella di destra è la strada che percorro al ritorno e che passa per l’Alpeggio Palasinaz Inferiore. La strada è più lunga e meno panoramica. Quella di sinistra porta agli Alpeggi Palasinaz superiore. Mi aspetta una salita più faticosa ma è una variante molto più gratificante.
Per identificare i sentieri vi segnalo una comoda applicazione gratuita maps.me
È sufficiente scaricare la mappa della regione in cui vi trovate per poterla poi utilizzare off-line. Mi sono sempre trovata bene anche se sicuramente ne esistono di più sofisticare e forse più specifiche per i trekking, anzi se avete suggerimenti sono ben accetti.
Superati gli Alpeggi Palasinaz superiori, raggiungo il pittoresco Lago della Battaglia (2487 mt).
Si tratta ora di decidere dove muovere i prossimi passi. Vi confesso che questa è una escursione nata in itinere, forse è anche per questo che l’ho apprezzata in maniera particolare. Chi ama la montagna avrà familiarità con il mantra “dai, ancora uno sforzo fino a quel colletto, poi vediamo ….”
E cosi dal Lago Battaglia, decido di proseguire verso il Lago Couloir. Il cartello indica 20 minuti, in realtà si impiega un po’ di più, la strada tira abbastanza. Attraverso il caratteristico ponticello in pietra e costeggio la sponda nord del Lago Battaglia raggiungendo dopo pochi minuti un secondo ponte in corrispondenza di un canaletto che mette in comunicazione il Lago Battaglia con il Lago Verde.
Qui trovo un bivio. Proseguendo a sinistra potrei raggiungere il Lago Lungo e volendo proseguendo anche il Corno Bussuola. Ero ancora ignara che sarebbe diventata la mia meta finale. Per ora continuo a salire, puntando al Lago Couloir e galvanizzata dal panorama che, guadagnando quota, si apriva davanti ai miei occhi, decido di raggiungere anche il Colle Palasina (2668 mt) che congiunge il Vallone Palasinaz con quello di Mascognaz.
Arrivata a questo punto prendo la decisione definitiva. Provo a raggiungere il Corno Bussola, sentiero 3D.
Indica un tempo di percorrenza di 1 ora ma vista la peculiarità del sentiero (EE), calcolate un tempo più abbondante. È un tratto che si sviluppa interamente sul crinale e mi sento di dire che non è adatto a tutti ma solo ad escursionisti esperti, dove per esperto intendo persone allenate, con una buona dimestichezza di sentieri di montagna, che non soffrono di vertigini e consapevoli delle proprie capacità e soprattutto dei propri limiti.
Raggiunta Punta del Lago (2816 mt) mi concedo un momento per alcune foto. Da qui si gode di una visione d’insieme dei Laghi sottostanti pazzesca. Sono commossa da tanta bellezza e credetemi se vi dico che le foto non rendono giustizia.
In prossimità di Punta del Lago trovo alcuni brevi tratti attrezzati da corda fissa che funge da corrimano e scalini metallici che aiutano a raggirare questo sperone roccioso. Qui bisogna prestate attenzione, soprattutto avendo i bastoncini che in questi momenti possono risultare un po’ di impiccio ma non è una scusa valida per lasciarli a casa. Piuttosto legateli allo zaino per avere le mani libere.
Superati questi brevi tratti attrezzati si ritorna in cresta dove ho il mio primo avvistamento con uno stambecco. L’incontro mi emoziona e ancora non sapevo cosa mi avrebbe aspettato di lì a poco.
Proseguo sul crinale con passo deciso ma prestando sempre molta attenzione a dove appoggio i piedi. Il sentiero è abbastanza esposto, non lo nego e bisogna mantenere la giusta concentrazione.
Sono talmente concentrata a guardare in basso che non mi ero quasi accorta della presenza di un gruppo di 15 stambecchi che mi sbarrano la strada.
Ammetto che per un attimo ho avuto paura ed ho pensato di tornare indietro ma l’idea di rifarmi di nuovo tutto il crinale era fuori discussione. Mi fermo, presumibilmente trattenendo il respiro come un riflesso incondizionato, e osservo. Non sembrano allarmati dalla mia presenza, tutt’altro. Quella impaurita sono io. Piano piano, senza compiere movimenti bruschi, avanzo verso di loro. Passo letteralmente in mezzo al branco, loro si spostano leggermente al mio passaggio ma non scappano, anzi mi guardano sempre più incuriositi. L’emozione che provo è indescrivibile, peccato non aver avuto con me la reflex per immortalare a dovere questo incontro, anche se alla fine certe foto si possono scattare solo con gli occhi e con il cuore.
Taglio ora per un ripido pendio di detriti con roccia molto friabile ma che permette di puntellare bene i bastoncini per non scivolare. Da qui è ben visibile il percorso che utilizzerò per rientrare e concludere questo anello. Arrivo appunto al bivio che utilizzerò per il ritorno, per il Corno Bussola proseguo verso destra, sentiero 3C.
Lo strappo finale su roccia è abbastanza faticoso, più che altro penso già alla discesa, per me sempre più complicata della salita.
Raggiunto finalmente il Corno Bussola (3022 mt), in posizione dominante sulla Val d’Ayas, mi godo il panorama.
Scatto qualche foto di rito alla croce che sovrasta la cima ma non mi trattengo a lungo perché si è alzato un vento gelido davvero fastidioso.
Scendo di nuovo verso il bivio citato poco prima e inizio la mia discesa verso i laghi. Sentiero 3D. Questo pezzo è molto più agevole e distensivo del crinale e può essere un sentiero alternativo da compiere sia all’andata che al ritorno per chi volesse raggiungere il Corno Bussola utilizzando un percorso meno impegnativo.
Segnalo che in prossimità di una cresta erbosa, se non erro corrisponde al Colle Bussola, è presente un altro passaggio attrezzato da corde e scalini metallici, ma si supera facilmente.
In alcuni punti trovo ancora dei nevai. Ogni tanto lancio uno sguardo alla pietraia dove ho incontrato gli stambecchi, sono ancora lì, posso scorgere la loro silhouette in controluce.
Scendendo per questo sentiero si arriva a costeggiare il Lago Lungo, il nome è appunto dovuto alla sua forma molto allungata, e il Lago Pocia, per poi fare ritorno ai Laghi Battaglia.
Scendendo mi fermo più volte per ammirare e fotografare estasiata il panorama.
Per completare l’anello e utilizzare strade diverse rispetto all’ andata sono scesa dall’Alpe Palasinaz Inferiore. Si allunga un po’ ma creare anelli, quando è possibile, è sempre più divertente.
Mi ritrovo al bivio dell’inizio, identificato da un grande masso. Da li si riprende la poderale della mattina.
Per concludere, l’anello ai Laghi Palasinaz, è un’ escursione molto panoramica, lunga e con dislivello importante ma è un luogo che mi è rimasto nel cuore.
9 Comments
Marco
18th Lug 2020 - 17:31Ciao Paola!
Bellissima escursione che ti ha fruttato pure un gran bell’incontro verso la cima, facciamo che mi segno anche questa.
Anche senza reflex direi che le foto rendono benissimo l’idea.
Alla prossima.
Marco
Maurizio
2nd Lug 2022 - 16:01Ciao, è fattibile con i cani o ci sono passaggi troppi stretti e pericolosi?
Grazie
Maria Paola Salvanelli
2nd Lug 2022 - 23:07ciao Maurizio, fino al Laghi è fattibilissima, sconsiglio invece il Corno Bussola per via dei passaggi stretti e un pò tecnici. Alcuni punti sono attrezzati con corde e scalini metallici e non la vedo fattibile per i cani. Buona escursione!
Perry
11th Lug 2022 - 2:55Buongiorno Paola. Bellissima escursione e bellissime foto, oltre alla dettagliata spiegazione. Credi che questo giro ad anello sia fattibile a fine settembre / inizio ottobre? quali sono più o meno i tempi di percorrenza per na persona con buon allenamento? Grazie in anticipo.
Maria Paola Salvanelli
11th Lug 2022 - 22:15Grazie Perry! Felice che l’articolo ti sia stato di ispirazione. La salita fino al Corno Bussola richiede circa 4 ore, per scendere puoi dimezzare il tempo. In totale direi circa 6 ore. È un’escursione lunga ma il panorama ripaga! Si, fattibile anche settembre/ottobre, avrai solo giornate un po’ più corte a disposizione. Verifica anche che il meteo sia stabile, non è mai consigliabile camminare sui crinali in caso di pioggia. Buona escursione!
Melissa
12th Ago 2022 - 16:32Ciao Paola! Oltre al rifugio, ci sono durante il sentiero dei punti acqua?
Grazie mille, e bellissimo articolo dettagliato!
Maria Paola Salvanelli
16th Ago 2022 - 9:07ciao Melissa, non ricordo ci siano altri punti d’acqua oltre al rifugio. Buona escursione e grazie per essere passata sul mio blog!
eugenio
18th Ago 2023 - 21:55Ciao, mi hai messo l’acquolina in bocca con questo percorso, dove posso trovare la mappa a cui fare riferimento? Grazie 1000
Maria Paola Salvanelli
19th Ago 2023 - 22:23ciao Eugenio, io uso l’app gratuita maps.me. Non nasce come app per i trekking ma sono indicati tutti i sentieri e la puoi usare anche off line. Altrimenti, se ami la carta puoi recarti all’ufficio del turismo. Dovrebbero avere cartine gratuite magari non super dettagliate oppure cartine più dettagliate che puoi acquistare. Buone escursioni!