Trekking in Appennino – Il Monte Navert
- Giugno 07, 2020
- by
- Maria Paola Salvanelli
Proseguono le escursioni alla riscoperta del nostro magnifico Appennino.
Meta di questo trekking ad anello è il Monte Navert (1653 mt), in Val Bratica, una stretta vallata a cavallo tra i Comuni di Monchio delle Corti e Corniglio. Ho preso spunto da un vecchio inserto della Gazzetta di Parma dedicata ai sentieri nell’Appennino Tosco-Emiliano ed ho apportato qualche variante.
Si può raggiungere il Monte Navert da diversi sentieri, io scelgo quello che parte dalla piccola Frazione di Grammatica (1008 mt). Con la provinciale si arriva a Corniglio, qui si tiene la sinistra verso Monchio delle Corti.
Al momento la strada è interrotta per lavori, lasciamo quindi l’auto sul ciglio della strada all’ingresso del comune di Grammatica e raggiungiamo a piedi la Chiesa dove si trova l’imbocco del sentiero CAI 739.
L’ampia mulattiera nella prima parte si sviluppa prevalentemente in salita. Sembra una salita dolce ma è costante. Lo sforzo è smorzato dalle meravigliose fioriture primaverili, in particolare dalle piante di Maggiociondolo, cariche di grappoli di un giallo acceso. Con la scusa di scattare qualche foto si riprende fiato.
Dopo circa mezz’ora dall’imbocco del sentiero vi troverete ad un bivio. Tenete la sinistra, sempre in salita, contrassegnata dagli inconfondibili segnavia banco rossi.
Questo tratto è il più faticoso, per fortuna la faggeta vi darà un pò di ristoro con la sua ombra.
Raggiungiamo Groppo Fosco, dove per un attimo la visuale si apre sulla vallata sottostante.
Poco dopo Groppo Fosco troverete un nuovo bivio, ignorate il sentiero a sinistra che conduce alla capanna Pian del Monte e proseguite per il bosco, seguendo le tracce.
Sempre all’interno della faggeta continuiamo a salire fino a Pian del Monte (1575 mt), una magnifica piana erbosa dove possiamo riprendere fiato. Ma non illudiamoci, la cima del Monte Navert è ancora distante.
Non ci sono cartelli né segnavia ad indicare la direzione ma è abbastanza intuitivo. Teniamo la sinistra fino a rientrare nella faggeta che in questo tratto ha qualcosa di magico. Qui tornano ad essere presenti i segnavia bianco rossi, ad indicarci che siamo sulla strada giusta.
L’ultima tratto in salita è quello più tosto ma tra poco potremo riposarci, deliziati da un panorama a 360° gradi che spazia dal Monte Marmagna all’Alpe di Succiso. Il Monte Navert è spesso definito una balconata sul crinale est dell’Appennino Parmense, ora ne capisco il motivo.
Per il ritorno, se volete completare l’anello, ci sono due alternative: il sentiero CAI 737 che attraverso il Passo dello Zucchero conduce a Casarola oppure il Sentiero Natura che porta alla frazione di Riana. In entrambi i casi si fa poi ritorno a Grammatica percorrendo un tratto asfaltato della statale.
Optiamo per la seconda opzione, troverete alcuni cartelli ad indicarvi la direzione. Fino a Pian del Monte percorriamo a ritroso il sentiero dell’andata ma invece di girare a sinistra e tornare appunto a Pian del Monte proseguiamo diritto. Il Sentiero Natura attraversa boschi che si alternano a prati e pascoli dove è facile avvistare i cavalli selvatici che vivono in questa zona.
Giunti a Riana attraversiamo il suggestivo borgo con i tipici tetti in pietra, per poi fare ritorno a Grammatica attraverso la strada statale. Si tratta di circa 3 km. Grazie ai lavori in corso prima citati in questo momento non passano macchine ma anche in condizioni normali non deve essere una strada molto trafficata.
A seconda del punto di partenza e della variabile prescelta è un anello che vi occuperà circa 5/6 ore per un dislivello complessivo di 600-700 metri. La segnaletica non è forse delle più efficienti ma è quasi impossibile sbagliarsi.