Azzorre, cosa fare e cosa vedere sull’Isola di Sao Miguel
- Aprile 19, 2019
- by
- Maria Paola Salvanelli
Sao Miguel è ultima tappa della nostra vacanza alle Azzorre, avremo 4 giorni pieni per esplorare l’isola da cima a fondo.
Sao Miguel è l’isola principale dell’arcipelago delle Azzorre, la più grande e battuta. Pensate che molte persone che vengono per la prima volta alle Azzorre si limitano alla sola visita di Sao Miguel, tante sono le cose da fare e vedere. Chi come noi preferisce diversificare la utilizza, in genere, come base di arrivo. A noi piace essere originali e l’abbiamo messa come tappa finale 🙂
No, in realtà sarei voluta partire da Sao Miguel per il nostro tour delle Azzorre ma per una questione di disponibilità di alloggi e voli veniva meglio ribaltare il tutto (quindi Faial-Pico-Sao Miguel)
Se l’arrivo a Faial è stato magico a tratti mistico, l’arrivo a Sao Miguel è stato molto diverso. L’autrice della guida Marco Polo di cui mi sono avvalsa per organizzare questo viaggio scrive che per chi arriva da Faial o da una qualsiasi delle altre isolette più remote, l’arrivo a Sao Miguel potrebbe essere quasi uno shock culturale. Cerco sempre di non prendere per oro colato quello che scrivono sulle guide ma in questo caso condivido lo stato d’animo dell’autrice al 101% e se potessi salire sul primo volo di ritorno a Villa Belgica non esiterei un secondo. A Sao Miguel si rientra nella civiltà, a darci il benvenuto non ci sono più le mucche che pascolano placide in mezzo a tappeti di ortensie ma auto che si superano su superstrade trafficate. Sao Miguel è, a tutti gli effetti, un’isola nettamente più urbanizzata. Dopo 3 giorni immersi in un silenzio siderale, cosi perfetto da far quasi male alle orecchie, ora tutta questa civiltà stona. Ma sono solo sensazioni iniziali, mai essere prevenuti!
COSA VEDERE
Preparatevi, sarà un post lunghetto ma trovate tutti i luoghi di maggiore interesse dell’isola.
1. Sete Cidades
Indubbiamente uno dei luoghi più iconici di Sao Miguel. Imbocchiamo la super strada che da Lagoa conduce verso ovest, superiamo l’aeroporto di Ponta Delgada, e appena dopo Relva seguiamo le indicazioni per il Miradouro do Camino Novo, uno dei tanti Miradouro presenti lungo la strada prima di arrivare a destinazione. La miglior vista in assoluto sui due laghi di Sete Cidades la si può apprezzare dal Miradouro del Rei, ovviamente sempre molto affollato e trovare un buco dove parcheggiare con è immediato. Sao Miguel offre panorami da cartolina ma siamo lontani dall’atmosfera rarefatta di Faial. Come per tutte le attrazioni naturalistiche delle Azzorre il tempo è una variabile fondamentale per apprezzarle al meglio, talvolta la presenza di nuvole basse impediscono la vista. Oggi siamo molto fortunati, il cielo è sgombro da nuvole e di un azzurro accecante, questo ci permette di apprezzare al meglio la bellezza dei laghi e le loro gradazioni cromatiche. Il Lagoa Verde e Lagoa Azul sono laghi vulcanici le cui acque hanno un colore caratteristico verde e azzurro, circondati da un paesaggio di un verde intenso. Per avere una visuale ancora migliore molti entrano all’interno di un ex hotel 5 stelle degli anni ’80, ormai abbandonato e salgono a proprio rischio fino sopra al tetto o si affacciano da una delle sue stanze. A me l’edificio sembrava poco stabile ed ho preferito non rischiare. Proseguendo in direzione Sete Cidades, la strada taglia in due i laghi e ci si può fermare per ammirarli più da vicino.
2. Ferraira
Piscine naturali molto particolari dove le acque calde termali si mischiano a quelle dell’oceano che invade l’insenatura creando una miscela di acqua dalla temperatura variabile dove lasciarsi cullare grazie anche alla presenza di corde e funi posizionate in maniera strategica che permettono di stare “in ammollo” senza essere strattonati dalla corrente o finire spiattellati sulle rocce. Una serie di ripidi tornanti conduce alle Termas da Ferraria, dove posteggiamo l’auto. Da qui un sentiero conduce alle piscine naturali. Sono presenti un bar, docce e spogliatoi ad uso gratuito. Fate attenzione a camminare scalzi sugli scogli, io vi consiglio di acquistare prima di partire le classiche scarpette da scoglio, si trovano di vari modelli e prezzi anche alla Declathon. Belle anche se non ho veramente percepito questa sensazione di acqua calda. Secondo la guida la si può provare quando c’è bassa marea. Non so giudicare il livello della marea al momento del nostro passaggio, diciamo che per quanto sia stato un bagno molto piacevole non ho percepito temperature particolari.
3. Mosteiros
Una delle zone che ricordo con più piacere. Mosteiros offre sia una spiaggia di sabbia e sassolini dove l’acqua dell’oceano non è troppo profonda, sia una spiaggia tra le rocce vulcaniche dove si formano alcune piscine naturali, alcune hanno una profondità tale che è possibile tuffarsi. Proprio di fronte alla spiaggia, in mezzo al mare si ergono due massi granitici giganteschi che hanno dato il nome al paese. Tutto il comprensorio è sorvegliato dai bagnini a differenza di Ferraira dove non c’era alcun tipo di sorveglianza. Ci sono anche alcuni chioschi con tavolini dove è possibile acquistare bibite, toast o gelati.
4. Capelas
A nord di Mosteiros. Un ex villaggio di balenieri. Sono principalmente due le maggiori attrazioni di Capelas, una recente ed enorme piscina naturale collegata al mare ma sovra affollata per i nostri gusti e il piccolo ex porticciolo dei balenieri, raggiungibile grazie ad una stradina tortuosa e cosi stretta che a fatica passa una macchina. Vi consiglio di lasciare l’auto all’inizio della discesa e farvela a piedi, in alcuni punti avrete 10 cm di spazio per lato e se arrivasse un’auto in senso opposto potete solo mettervi a piangere.
5. Miradouro de Santa Iria
Un magnifico belvedere a 10 minuti d’auto da Ribeira Grande in direzione est. Si raggiunge direttamente dalla strada principale ed è dotato di ampio parcheggio. È possibile re immettersi in strada in entrambi i sensi di marcia. Stupenda la vista sull’oceano e sulle scogliere e nonostante oggi il tempo sia molto incerto e minacci poggia, il contrasto di colori tra il blu dell’oceano e il verde della vegetazione e delle piantagioni di the è meraviglioso.
6. Piantagione di tè Cha Gorreana
È la più antica dell’isola, fondata nel 1883, qui cresce l’unico tè d’Europa e solo per questo merita una visita. Dopo un video introduttivo in cui viene spiegato come il tè è arrivato fino all’isola di Sao Miguel, è possibile visitare in autonomia la fabbrica, sempre del rispetto dei macchinari e dei lavoratori presenti. Si possono osservare le macchine che setacciano le foglie di tè appena raccolte, l’essiccatore e quelle che le sminuzzano prima di essere impacchettate nelle singole bustina. Entrando nella fabbrica si è subito pervasi dall’aroma calda e avvolgente delle foglie di tè. Dopo la visita è possibile gustare una tazza di tè all’interno della fabbrica stessa o nella zona adibita a punto vendita. Ma la vera attrattiva di questa fabbrica sono le piantagioni vere e proprie, all’interno delle quali si snodano dei veri e propri sentieri e non è difficile imbattersi negli addetti che tagliano le siepi o raccolgono le preziose foglie. Vi consiglio di percorrere il sentiero ad anello che gira attorno a tutta la piantagione, si tratta di 4 km che vi terranno occupati per circa 1 ora e mezza ed offrono scorci panoramici molto particolari. La piantagione è curatissima, sembra quasi disegnare la collina. L’ordinata e armoniosa disposizione delle piantine da tè, quasi geometrica, rende la passeggiata molto rilassante. Cercate di arrivare di prima mattina per evitare le comitive con bus, gli spazi interni sono molto piccoli e anche la passeggiata nella piantagione si può apprezzare nei momenti di minor affluenza.
7. Piantagione di tè Fábrica de Chá
La fabrica di tè di Porto Formoso è più piccola e molto meno pubblicizzata ma a mio avviso è imperdibile. Dopo tutto, quando vi ricapita di visitare una piantagione di tè in riva all’oceano atlantico? Grazie al fatto che la fabbrica è piccola e poco affollata si respira un’aria che richiama i tempi coloniali. Qui a differenza di ieri non è possibile visitare la fabbrica in autonomia, ma lo ritengo un plus. Un addetto vi accompagnerà spiegandovi i diversi processi di lavorazione del tè e le differenze tra le varie tipologie. Seppur breve la visita guidata è stata molto utile. Ci spiegano che la tipologia di tè coltivata in questa piantagione è una sola ma il differente trattamento a cui sono sottoposte le foglie determina l’intensità della bevanda. Tè nero: Broken Leaf, Pekoe , Orange Pekoe. L’orange Pekoe si ottiene dalla lavorazione delle foglie più piccole e giovani, è un tè leggero ed aromatico. Il Pekoe ha un gusto più deciso ed è meno aromatico. Si ottiene dalle seconde foglie. Il Broken ha gusto più persistente e si ricava dalle terze foglie. Si tratta di tè a produzione limitata destinati principalmente al mercato locale. Alla fine del tour guidato, che è gratuito, viene offerta una tazza di tè della tipologia broken leaf in una saletta raccolta e accogliente. Qui è anche possibile acquistare le 3 varietà di te nero prodotte a prezzi minori di quelli del supermarket e ovviamente non me lo faccio ripetere due volte. Non lasciate la fabbrica prima di essere saliti sulla terrazza panoramica dove potrete godere della vista della piantagione che degrada verso l’oceano offrendo un paesaggio da cartolina. Consiglio a tutti la visita alla fabbrica e piantagioni di Porto Formoso, non solo agli amanti di questa straordinaria bevanda.
8. Nordeste
Un paesino che come suggerisce il nome stesso di trova nella parte più estrema dell’isola di Sao Miguel. Una manciata di casette bianche, una chiesa e una piazzetta piena di fiori colorati. Un angolo pittoresco che, per quanto piccolo, sarebbe un peccato perdere.
Da Nordeste la strada costiera è letteralmente puntellata Miradouro, che offrono una vista più spettacolare dell’altra. Tra tutti vi segnalo il Miradouro da Ponta do Sossego, caratterizzato da un giardino molto curato con fiori e piante di mille colori attrezzato con gazebi in legno dotati di acqua corrente, barbecue, tavoli in legno, contenitori per la raccolta differenziata, insomma tutto l’occorrente per una grigliata in grande stile. Merita una visita.
9. Caldera velha
Una delle immagini più ricorrenti quando si cercano informazioni su Sao Miguel. Due vasche di acqua termale caldissima, una con tanto di cascata, immerse in una foresta lussureggiante. L’ingresso è a pagamento, 3 € per la sola passeggiata, 8 € per chi vuole fare anche il bagno. Nulla da obbiettare su questo punto, i soldi sembrano ben spesi per la manutenzione dell’intera area ma visto che si paga, dovrebbero anche regolare il flusso di turisti per evitare il sovraffollamento! La location è sicuramente suggestiva, ci sono anche due vasche con acque la cui temperatura è compresa tra 60 e 100 gradi e un apposito cartello invita a non avvicinarsi troppo. Purtroppo quando sono capitata io le piscine erano talmente piene di gente che difficilmente si vedeva l’acqua e volendo anche solo passeggiare il sentiero che conduce alla piscina con la cascata finisce subito. Ho ben inteso la potenzialità del posto ma in estate c’è semplicemente troppa folla e le piccole vasche perdono ogni poesia. Non ci tornerei e non mi sento di consigliarlo.
10. Lagoa do Fogo
Avevo letto sulla guida che spesso la vista del Lago era oscurata dalle nuvole basse e avevo già messo in conto di dover tornare in un altro momento, invece quasi a riscattarci dalla delusione di Caldera velha la vista è spettacolare. Ci si arriva comodamente in auto e potete parcheggiare in un piccolo spiazzo poco lontano dal Miradouro, da qui un sentiero scende fino alle sponde del lago ma noi ci siamo limitati ad ammirarlo dall’alto. Da Lagoa do Fogo facciamo ritorno a Lagoa percorrendo una strada a serpentina che scende giù dalla montagna. Ci sono molte curve ma la vista sulla località di Villafranca è estremamente suggestiva.
11. Furnas e le sue calderas
Una zona dell’isola dove la terra letteralmente ribolle. Qui la gente del posto, soprattutto i ristoranti, portano a cuocere il Cozido das Furnas, un piatto tradizionale di carni miste e verdure che viene cotto sfruttando il calore del sottosuolo. Si scavano delle buche dove vengono depositati enormi pentoloni che rimangono sotto terra per 6/7 ore. Ogni buca è contraddistinta da un cartellino con il nome del ristorante (o del proprietario in caso di privati). Fatevi trovare alle caldeiras attorno alle 12- 12,30 quando i diversi ristoranti vengono a recuperare il proprio pentolone. Le fumarole si intravedono subito e grazie a passerelle in legno è possibile passeggiare in sicurezza in mezzo a questa cucina a cielo aperto, vedere l’acqua che ribolle nel sottosuolo e il fumo che fuoriesce. Sembra di essere in un girone dantesco, davvero suggestivo. Si paga un biglietto di ingresso ma la cifra è irrisoria, 1 € a testa e vale per tutto il giorno, quindi potrete anche tornare in diversi momenti della giornata. È decisamente uno spettacolo naturale tutto da vedere.
In genere amo assaggiare i piatti della tradizione ma il bollito è anche un piatto tipico delle mie zone e di cui non sono una estimatrice. Inoltre un piatto di bollito non è esattamente consigliato quando si ha in programma di trascorrere un pomeriggio alle terme! ci concediamo invece un pranzo leggero e veloce al Pub 3 Bicas, un pub proprio a due passi dal parco. Abbiamo preso un toast, un’omelette, una coca cola, una birra e 2 caffe e volete sapere quanto abbiamo speso? € 10,10!
12. Furnas, Parque Terra Nostra
Il costo di ingresso è di €8 a persona e potete rimanere anche l’intera giornata. È un parco molto grande con diverse vasche con acqua caldissima e getti per la cervicale. Ovviamente dotata di bagni, docce e spogliatoi. La vasca più grande al centro del parco, essendo acqua ferrosa, ha un colore giallino poco invitante ma una volta dentro non vorrete più uscire. Attenzione, macchia po’ la pelle ma nulla di permanente. Abbiate l’accortezza di usare un costume dai colori scuri e magari non il vostro preferito. Una volta lavato con sapone torna come prima ma non si sa mai. Il parco è veramente molto bello e ben curato, con una vegetazione rigogliosa. L’unico aspetto negativo è la presenza di un solo bar – ristorante molto caro, quindi vi consiglio di portarvi tutto dall’esterno, soprattutto se avete intenzione di fermarvi per pranzo. Passiamo un paio d’ore in ammollo, trascorrendo in pomeriggio particolarmente piacevole e rilassante.
13. Villa Franca
L’ultimo giorno sfruttiamo la mattina per fare visita alla vicina località di Villa Franca e iniziamo dal Santuario di Nossa Senhora da Paz. Il santuario merita di essere visto non tanto per la piccola chiesetta, che per altro ho trovato chiusa, ma per la particolare scalinata in cui sono riprodotti su meravigliosi azulejos tutte le scene della via crucis. La scalinata è inoltre circondata da una miriade di ortensie e dalla chiesetta si può apprezzare un panorama mozzafiato, compresa l’isoletta vulcanica che sorge di fronte alla città. La leggenda narra che un pastore avesse trovato in questo punto l’immagine di una Madonna e l’avesse portata in una chiesa giù in paese. L’ indomani l’immagine era ricomparsa nel luogo del ritrovamento e cosi per alcune volte. Fu chiara la necessità di costruire un santuario dedicato alla Madonna proprio in questo punto. Leggende a parte se siete in zona merita una visita. È un angolo molto scenografico.
Il paese è letteralmente in fermento per la processione che si sarebbe tenuta la sera. Pensate che molte persone hanno già posizionato in strada le sedie su cui hanno appiccicato un cartellino con il proprio nome per assicurarsi la prima fila. Peccato dover partire stasera, credo sarebbe stata un’esperienza incredibile assistere ed unirci ai festeggiamenti.
DOVE DORMIRE
Alloggiamo nella località di Lagoa presso l’Hotel Arcanjo (€ 352 per 6 notti con colazione), a 15 minuti d’auto da Ponta Delgada, scelta mirata e consapevole. Si tratta di un Hotel a conduzione famigliare in posizione strategica per visitare tutta l’isola, punto forte di questo Hotel assieme alla gentilezza ed ospitalità del personale e alla pulizia dell’intera struttura. Purtroppo non dispone di ascensore e se avete la camera al secondo piano come noi è abbastanza penalizzante, ma la vera pecca di questa struttura sono le camere, minuscole e con finestre microscopiche che impedivano anche il minimo ricircolo di aria. Anche il bagno era senza finestra e senza aspirazione. Da booking le camere sembravano più spaziose ed accoglienti, alcune addirittura con terrazzino. A noi è andata male, ho chiesto se fosse possibile un cambio ma erano fully booked. È dotato di un piccolo parcheggio quasi sempre pieno ma potete comodamente parcheggiare gratuitamente nelle vie limitrofe. Non mi sento assolutamente di sconsigliarlo, anche perché ho molto apprezzato Lagoa come base per il nostro soggiorno, vi consiglio però al momento della prenotazione di specificare che volete una camera con terrazzino.
DOVE MANGIARE
- O Capitao, un ristorantino molto carino nel Porticciolo di Lagoa, proprio di fronte alle piscine naturali, sono poco pubblicizzate ma avremo modo di testarle e sono spettacolari. Il Capitano in realtà è il titolare che veste appunto da capitano ma credo sia una trovata per i turisti e niente più. Di certo è simpaticissimo e decisamente amichevole, così come il resto del personale. La specialità della casa che invitano ad ordinare è la zuppa di riso con pesce, un piatto comune alle Azzorre ma qui eseguito in modo superlativo. Un posto che consiglio assolutamente. Non ricordo esattamente quanto abbiamo speso ma con antipasto della casa, vino, acqua, caffe non abbiamo superato i € 50.
- Borda d’Agua, locale tanto rustico quanto caratteristico, affacciato sul porticciolo di Lagoa e molto gettonato soprattutto dalla gente del posto. Abbiamo mangiato pesce fresco a volontà, che volendo si può scegliere direttamente dal banco del pescato del giorno. Le porzioni sono talmente abbondanti che vi consiglio, avendone la possibilità, di ordinare la mezza porzione. Mangiamo pesce alla brace con contorno di verdure, il tutto accompagnato dall’ottimo vino bianco della casa. Il servizio è cordiale e simpatico e anche se non parlano perfettamente inglese cercheranno di soddisfare ogni vostra richiesta. Andate e non rimarrete delusi. Il conto si aggira attorno ai 50 Euro ma non li supera.
- Casa De Pasto O Cardoso (verso la zona di Nordeste), è un bar trattoria frequentato soprattutto da gente del posto. Offre piatti semplici ma preparati molto bene, tra le specialità della casa spicca il bife cardoso, è ufficialmente il primo piatto di carne mangiato da quando siamo partiti dall’Italia. La carne era cosi tenera che si scioglieva letteralmente in bocca. Per due portate principali, acqua birra e caffè la spesa è stata di € 22, a riprova che il prezzo basso non implica una minore qualità, come si è spesso indotti a pensare, o almeno cosi funziona alle Azzorre. Il personale parla poco l’inglese ma ci si capisce tranquillamente.
- Restaurante Mercado do Peixe ( Ponta Delgada), posizionato sul lungomare. Non lasciatevi ingannare dalla posizione. Si tratta di un buon ristorante con un ottimo rapporto qualità prezzo. L’ambiente è piacevole e il personale molto gentile. Abbiamo ordinato una zuppa del giorno e a seguire pesce alla griglia, tutto estremamente gustoso e saporito.
- A Tasca (Ponta Delgada) considerato uno dei migliori ristoranti di Ponta Delgada, motivo per cui è necessaria la prenotazione, meglio se con qualche giorno di anticipo perché altrimenti è impossibile trovare posto. Offre piatti curati cucinati con materie prime di alta qualità, in un ambiente informale e giovanile. La fama che si è guadagnato è tutta meritata.
- Sabores da Vizinha (Villafranca), una piccola taverna dove ci gustiamo l’ultimo pranzo della vacanza a Sao Miguel e forse proprio questa consapevolezza me lo fa gustare più del solito. Riusciamo a sederci nei tavoli esterni e ordiniamo dei buonissimi calamari alla griglia, a giudicare delle ordinazioni degli altri tavoli uno dei piatti forti di questo ristorante e sono buonissimi. La spesa si aggira attorno ai € 30. Devo mettermi nell’ordine delle idee che da domani quello che qui normalmente spendiamo in totale tornerà ad essere il costo a persona.
2 Comments
Elena Bellotti
2nd Set 2021 - 11:12Volevo solo dare un’aggiornamento sugli ingressi a Caldeira Velha (09/2021): fortunatamente (forse per il covid, ma speriamo lascino cosi anche in seguito) hanno ridotto gli ingressi: solo 30 persone ogni 2 ore (tempo massimo di permanenza), cosi il posto merita davvero
Maria Paola Salvanelli
5th Set 2021 - 20:45Grazie per l’aggiornamento Elena! In effetti credo sia una soluzione ottimale per potersi godere il posto in tranquillità