BERLINO: Museumsinsel, ovvero l’isola del musei
- Luglio 09, 2017
- by
- Maria Paola Salvanelli
Berlino è conosciuta in tutto il mondo non solo per il famigerato muro di cemento che tra il 1961 e il 1989 ha segnato la storia della Germania e dell’Europa intera, ma anche per i luoghi di grande interesse turistico sparsi per tutta la città, tra cui i MUSEI.
Berlino riserva una sorpresa dietro l’altra, è un luogo in cui è davvero difficile annoiarsi.
A prima vista Berlino vi potrà sembrare dispersiva e difficile da girare ma già dopo poche ore vi renderete conto che le attrazioni principali sono più o meno vicine.
I Musei più importanti della città sono ad esempio raccolti nel MUSEUMSINSEL, (l’isola del musei), un vero e proprio isolotto sulla Sprea che raggruppa 5 musei contenenti grandi collezioni egizie, romane, bizantine e medievali ed è facilmente raggiungibile attraverso i vari ponti che collegano questa minuscola isola con la terra ferma. È in assoluto la zona con il maggior concentrato di cultura al mondo.
Ogni Museo è ospitato in un edificio dedicato ma se siete interessati a visitarli tutti potete fare un biglietto cumulativo, che vi farà risparmiare.
Qui di seguito i 5 Musei appartenenti al Museumsinsel:
- L’ALTES MUSEUM, ovvero il Museo storico di Berlino, è il primo museo dell’isola dei musei ad essere stato costruito.
- Il NEUES MUSEUM(Nuovo Museo) Ospita al suo interno una importante collezione egizia tra cui il famoso busto di Nefertiti.
- L’ALTE NATIONALGALERIE(Vecchia Galleria Nazionale) un edificio che ricorda un antico tempio greco ed è il primo museo che si vede entrando nell’isolotto.
- Il BODE-MUSEUM, riaperto nel 2006 dopo alcuni anni di lavori e contiene il Museo per l’Arte Bizantina, Münzkabinett (Gabinetto numismatico), Kindergalerie (Galleria dei bambini)
- Il PERGAMONMUSEUM, ossia il Museo di Pergamo, il museo più importante di Berlino. Tra i reperti esposti figurano il famoso Altare dei paganie la Porta del mercato di Mileto.
Se il vostro soggiorno è limitato ad un paio di giorni è pressoché impossibile visitarli tutti, a meno che non vi dedichiate solo a quello. Dovendo attuare una scelta vi consiglio il PERGAMONMUSEUM.
Il Pergamonmuseum o Museo di Pergamo è il più famoso di Berlino e per questo trovate sempre lunghe code. Vi consiglio di acquistare il vostro ingresso on-line con l’opzione salta coda.
Io l’ho acquistato su questo sito che ho trovato comodo e affidabile —> link
Vi basterà selezionare il giorno e l’orario di ingresso a voi più congeniale, stampare la conferma che riceverete via email e presentarvi all’ ingresso nella data prestabilito. Il biglietto ha un costo di 12 euro.
Purtroppo a causa di importanti lavori di ristrutturazione, l’Altare di Pergamo, che dà il nome al museo, non sarà accessibile fino al 2019 ma la sola Porta di Ishtar, l’ottava porta della città di Babilonia, vale da sola la visita. Me la sono trovata inaspettatamente subito dopo l’ingresso principale, un apparizione che mi ha lasciato letteralmente senza parole!
Ne ho fotografato qualche dettaglio ma le foto non rendono la magnificenza di questo tesoro da vedere dal vivo.
Grazie all’ audioguida (gratuita), avrete tute le spiegazioni necessarie per poter apprezzare la visita in maniera approfondita.
Magnifica anche la Porta del mercato di Mileto.
Il Pergamonmuseum è aperto tutti i giorni dalle 10 fino alle 18.
Come nel resto d’Europa è possibile visitare gratuitamente tutti i musei la prima domenica del mese, compreso il Pergamonmuseum, oppure a Berlino, il giovedì dalle 18,00 fino alle 22,00 ovvero l’unico giorno della settimana in cui i musei tengono aperti fino a tardi.
Non era in programma ma all’uscita del Pergamonmuseum sta piovigginando e il posto ideale per trascorrere un altro pò di tempo sembra proprio essere un altro Museo.
Decidiamo cosi di visitare subito l’ Alte Nationalgalerie (Vecchia Galleria Nazionale) dove sono conservati importanti dipinti di Arnold Böcklin, Adolph von Menzel, Max Liebermann e alcune opere degli impressionisti francesi, tra cui Manet e Renoir.
Uno dei quadri che mi colpisce maggiormente è “l’isola dei morti” di Arnold Böcklin.
Un dipinto che emana un magnetismo tutto particolare e nonostante la tematica non evoca sensazioni drammatiche o lugubri, ma una pace e una calma surreale.
Un ringraziamento particolare va alla mia cara amica e artista Ilaria che mi aveva consigliato la visita.
Ma quello che più mi piace nei musei è osservare le persone e le loro movenze quando ammirano i dipinti. Spesso piegano la testa di lato, indietreggiano, la loro mente vaga con lo sguardo perso nei colori. Mi piacerebbe intervistarle e capire quali sensazioni ha suscitato in loro l’opera in questione, avere un confronto; sono certa si aprirebbero interessanti dibattiti, ma alla fine non ho mai osato disturbare il loro stato di grazia.
La ragazza sta contemplando il dipinto di Caspar David Friedrich: “Monaco in riva al mare”
Il tempo non è migliorato ma per lo meno è smesso di piovere.
Il Museumsinsel, ospita altri edifici importanti tra cui il BERLINEN DOME, la nostra prossima tappa.
La cattedrale fu costruita nel 1700 in stile Barocco ma nella seconda guerra mondiale, come un po’ tutta la città, venne danneggiata e fu ricostruita in maniera più sobria. La chiesa è chiusa, valutiamo se accedere alla cupola ma la giornata non è delle migliori e ci limitiamo ad osservarla da fuori.
Dopo un pasto veloce in uno dei graziosi baretti che pullulano sul lungo fiume, facciamo visita al DDR Museo. Un museo interattivo che illustra la vita della Berlino Est fino al 1990. In mostra un sacco di oggetti, fotografie e memorabilia di quel periodo, suddivisi per temi, come famiglia, tempo libero e scuola. All’interno inoltre è presente un riproduzione a scala reale della Trabant, macchina simbolo della Berlino Est, che si può provare a guidare stile video gioco. Questo museo mi incuriosiva tuttavia non mi ha entusiasmata, l’ho trovato un po’ claustrofobico e confusionario, ne ho preferiti altri.
Prima di proseguire verso uno dei luoghi più conosciuti di Berlino, anche da chi a Berlino non è mai stato, ovvero Alexanderplatz, ci concediamo una deviazione verso gli Hackescher Höfe, a brevissima distanza dall’ Isola dei Musei e dalle vicina Hackescher Markt, un altro piacevolissimo luogo da passeggio.
Gli Hackescher Höfe sono otto cortili comunicanti tra di loro, restaurati nel del 1907 la cui entrata principale è a Rosenthaler Str. 40. Ospitano caffè, boutique e graziosi negozi in un’atmosfera tranquilla e rilassata.
La nostra giornata si conclude in ALEXANDER PLATZ, una tra le piazze più celebri di Berlino.
Durante la divisione della Germania, Alexanderplatz faceva parte di Berlino Est in mano al regime comunista della DDR, per questo motivo viene chiamata anche con il nome di “piazza rossa“.
Alexanderplatz è grandissima e circondata da altissimi edifici di chiaro stampo socialista, come il come il Park Inn Hotel e la Haus des Lehrers, un edificio adibito ad usi culturali. Altro simbolo della pizza è l’Urania Weltzeituhr, un orologio universale alto 10 metri su cui sono rappresentati i 24 fusi orari del mondo. I nomi delle città più importanti sono stati riportati nel pannello di alluminio che riveste la struttura centrale. È senza dubbio il luogo più visitato da qualsiasi turista anche se a me è sembrata abbastanza anonima.
A due passi da Alexanderplatz sorge la FERNSEHTURM, la torre della televisione, un altro simbolo indiscusso della capitale. Grazie alla sua altezza di 368 metri, è ben visibile da quasi da tutti i lati di Berlino e può essere utilizzata come un ottimo punto di riferimento. La noterete non appena avrete messo piede in città.
La torre della Tv di Berlino è stata costruita nel 1966 e completata nel 1969 dalla DDR, allo scopo di vantare la torre televisiva più alta d’Europa.
Grazie a degli ascensori che conducono alla grande sfera in soli 40 secondi è possibile ammirare Berlino a 360°. Visto che il tempo è migliorato non resistiamo alla curiosità, ci tocca fare un pò di coda ma ne vale la pena. Dalla sfera si può vedere tutta la città: il Reichstag (il palazzo del Parlamento), la Brandenburger Tor (Porta di Brandeburgo), Potsdamer Platz, Museumsinsel (Isola dei Musei) e tanti altri monumenti di Berlino. Dei pannelli descrittivi aiutano ad identificare le varie zone.
Anche per questa attrazione, grazie alla Berlin Welcom Card, avrete uno sconto sul prezzo del biglietto. Vi avevo già parlato dei vantaggi di questa Card nel primo post su Berlino, se ve lo siete persi seguite questo link —> Berlino: guida pratica al viaggio
La sfera ospita anche un rinomato ristorante, il Restaurant Sphere, che ruota attorno a sè ogni 30 minuti ma per il quale occorre prenotare con molto anticipo.
Curiosità: quando c’è il sole i raggi formano un riflesso sulla sua sfera che ricorda una croce ed è ironico pensare che la torre si trova in quella che era la Berlino Est, dove vigeva l’ateismo di Stato. Per questo motivo durante la divisione del muro la torre era stata soprannominata Rache des Papsts (la vendetta del Papa).
La foto è stata scattata il giorno successivo nell’ East Side.
A poca distanza dalla Torre della Televisione si trova il Municipo, cui si sventola la bandiera con l’Orso.
Mi sono chiesta, ma perché un orso? Ebbene, il nome stesso di Berlino deriverebbe dal tedesco Bär, che vuol dire per l’appunto “orso”. L’orso venne adottato fin dalla fondazione della città, avvenuta nel 1280 e compare anche negli stemmi di molte famiglie nobiliari. L’Orso di Berlino è anche il protagonista dell’evento internazionale che si tiene ogni anno nella città tedesca, sto parlando del Festival di Berlino. La statuetta dell’Orso d’oro di Berlino è un premio che va dato al vincitore dell’evento.
Come suggerito sulla Lonely Planet se volete godervi una vista da favola ma non avete voglia di fare lunghe code e risparmiare sul costo del biglietto, potete recarvi alla Panorama Terrasse del Park Inn Hotel. La terrazza panoramica, anche se più bassa della torre della Tv vi permetterà di assaporare non solo una splendida vista dall’alto ma anche la torre della Tv stessa.
Per oggi è tutto, non mi resta che congedarmi…BIS BALD!