Tutti a teatro! – il mio primo Instagram meeting
- Aprile 01, 2017
- by
- Maria Paola Salvanelli
Oggi ho partecipato al mio primo Instagram meeting. Tutti voi conoscete ed immagino avrete un profilo su Instagram. Io all’inizio ero scettica ma ora è il mio social preferito e quello che uso di più in assoluto. Avevo già sentito parlare degli Instagram meeting e pur trovandola un’idea molto divertente non avevo ancora avuto l’occasione di aderire.
Come si svolge un Instagram meeting? molto semplice: si scattano foto come se non ci fosse un domani, si postano in tempo reale sul proprio profilo utilizzando gli hashtag forniti dai Community Managers allo scopo di creare una galleria dedicata e alla fine della giornata viene proclamata la foto migliore. Ora sapete perchè oggi pomeriggio la mia gallery pullulava di foto del teatro Magnani! il prossimo incontro si terrà in un’ altra location molto suggestiva dove non sempre è facile avere accesso. Non ci hanno fornito altri indizi, per scoprirlo non mi resta che tenermi libera Sabato 22 Aprile e se qualcuno della zona fosse interessato ad unirsi è facilissimo, basta iscriversi alla pagina facebook e Instagram di Igersparma per rimanere sempre aggiornati sugli eventi ed iniziative.
Ecco una selezione delle centinaia di foto scattate all’interno del teatro, purtroppo viste le condizioni di luce scarsa e luci artificiali non sono esattamente il top. Per produrre foto decenti erano necessari reflex e cavalletto, spero comunque di trasmettervi parte della bellezza e dell’eleganza di questo piccolo gioiello nel cuore di Fidenza.
La nostra visita è iniziata nella sala del ridotto, caratterizzata dalla tribuna balaustrata per l’orchestra, sostenuta da grandi mensole riccamente decorate. Il soffitto, da cui non riuscivo a staccare gli occhi, è ricoperto da meravigliosi affreschi raffiguranti ghirlande e piccoli amorini, opera di Girolamo Magnani, Francesco Spada e Giuseppe Giacopelli. Le pareti sono adornate da due enormi specchi con cornice dorata e la sala è illuminata da 5 lampadari di cristallo.
Veniamo a sapere che i teatro ha avuto una storia abbastanza travagliata.
Il cantiere venne avviato sotto la dinastia di Maria Luigia, precisamente nel 1813, in seguito alla demolizione di un antica chiesa, ma i lavori vennero sospesi dopo pochi anni per mancanza di fondi. Nel 1835 un violento temporale distrusse il tetto ancora in costruzione e subirono gravi danni anche il palcoscenico e alcune delle strutture portanti. Il Comune acquistò l’area ma fu solo nel 1854 quando incaricò l’ingegnere Antonio Armarotti di portare a termine i lavori iniziati da Nicola Bellotti. Per risparmiare vennero apportate numerose modifiche al progetto originario. L’inaugurazione ebbe luogo il 26 ottobre del 1861 con l’opera lirica di Giuseppe Verdi “Il trovatore” e la scenografia di Magnani.
La visita prosegue ma prima di entrare a teatro bisogno fare il biglietto.
Il foyer è decorato con fregi, maschere e putti. Il soffitto a volta è affrescato con l’immagine di due figure femminili che simboleggiano la Musica e la Poesia.
Ed ecco la sala degli spettacoli in tutto il suo splendore. Sulla platea a ferro di cavallo si innalzano tre piani di 18 palchi ciascuno, coronati dal loggione e il sontuoso palco reale collocato al di sopra dell’ingresso. Le decorazioni dei vari livelli e del boccascena, principalmente bianche e dorate, sono opera di Girolamo Magnani, scenografo e decoratore fidentino, autore di decine di scenografie delle opere di Giuseppe Verdi.
Visitiamo anche la camera acustica. Troviamo grosse pannellature completamente restaurate. Gli agganci sono stati modernizzati con un sistema di carrucole ma che hanno replicato esattamente gli originali. Ovviamente il legno è stato sostituito dalle leghe e il cordame è quello aggiornato in nylon ma i meccanismi sono esattamente la replica degli originali. I macchinisti hanno voluto lasciare un segno del loro passaggio con simpatici e moderni graffiti lungo i pilastri anche per celebrare il loro lavoro che, ricordiamo, è altrettanto importante quanto quello degli attori perché senza di loro dietro le quinte non ci potrebbe essere la rappresentazione sul palco.
E per ultimo testiamo anche noi “l’ansia da palcoscenico”
Bene, spero il post vi sia piaciuto e… vi aspetto al prossimo Instagram meeting!