Il Carnevale di Venezia – Edizione 2017
- Marzo 19, 2017
- by
- Maria Paola Salvanelli
Il Carnevale ospitava attrazioni di ogni tipo: giocolieri, acrobati, musicisti, danzatori, saltimbanchi, pagliacci, chiaroveggenti e ciarlatani che intrattenevano il pubblico. Vi erano anche venditori ambulanti che vendevano ogni genere di mercanzia, dalla frutta di stagione ai ricchi tessuti, dalle spezie ai cibi provenienti da paesi lontani, specialmente dall’oriente, con il quale Venezia vantava importanti stretti rapporti commerciali.
È nel XVIII secolo che il Carnevale di Venezia raggiunge il suo massimo splendore, diventando una vera e propria istituzione, celebre in tutta europa e meta turistica molto ambita. Uno dei personaggi più famosi di questa epoca è senza dubbio Giacomo Casanova, Scrittore veneziano molto prolifico, ma conosciuto ai più per le sue doti di grande seduttore e le sue avventure libertine e trasgressive, che lo hanno portato a diventare un personaggio quasi mitico.
Purtroppo le intenzioni del Carnevale delle origini, ovvero sfogare tensioni e malumori, sortirono effetti non desiderati e la possibilità di celare la propria identità favori furti e molestie di vario genere sempre più frequenti.
Vennero quindi emanati una serie di decreti per limitare i danni, che minarono poco a poca l’essenza stessa del carnevale nato in nome della libertà e della uguaglianza.
Ovviamente le ore più pericolose erano quelle dopo il tramonto, quando con la complicità del buio i malintenzionati potevano commettere reati di ogni risma in totale libertà e con la certezza che non sarebbero mai stati punti.
Un decreto del 1330 ad esempio vietava di indossare abiti da donna o da religioso per introdursi in chiese, monasteri o conventi e commettere atti indecenti. Numerosi erano anche i decreti che vietavano di portare con se armi o oggetti contundenti, facili da cammuffare sotto gli ampi costumi.
Dal 1700 venne inoltre proibito recarsi mascherati nelle sale da gioco, al fine di limitare le numerose fughe dei creditori. Nel 1797 verrà celebrato l’ultimo Carnevale storico della Serenissima. Napoleone, dopo l’occupazione di Venezia, abrogò questa tradizione e solo a partire dal 1967 si cominciarono a riorganizzare le prime feste con sfilate di maschere e costumi, riportando in vita la tradizione.
Ma sarà solo dal 1979 in cui il Carnevale di Venezia tornò a nuova vita, e venne redatto un vero e proprio programma atto a coinvolgere nei festeggiamenti tutti i cittadini e da quel giorno il Carnevale rappresenta un appuntamento fisso nel calendario delle festività veneziane. Da questo momento il Carnevale di Venezia risorge e manterrà quelle caratteristiche che lo rendono ancora oggi un evento di fama mondiale, attirando turisti da ogni parte del globo.
Nonostante le persone mascherate spesso e volentieri non siano veneziane ma straniere, e nonostante il numero esagerato di visitatori ed il caos generale che inevitabilmente regna sovrano, vale comunque la pena visitare il Carnevale almeno una volta nella vita, per poter ammirare le numerose e splendide maschere ed i loro magnifici costumi. Voi che ne dite?